Guida alle città olandesi
Delft
La storica città di Delft è uno dei luoghi più belli e pittoreschi di tutta l'Olanda. Fa parte della provincia dell'Olanda meridionale e si trova a circa 60 km Amsterdam e 15km da Rotterdam. Da secoli è famosa per la produzione di ceramica azzurra, che ebbe il suo massimo sviluppo nel secolo d'oro olandese, il 600. Delft è anche conosciuta e visitata per la sua fiera annuale d'arte e antiquariato e per avere dato i natali al grande pittore Vermeer, che qui nacque e passò quasi tutta la sua vita, usando il centro della città come fonte di ispirazione.
Con i suoi canali ombreggiati dagli alberi, e le sue case dalle facciate a gradoni, i ponti e i negozi che vendono ceramiche e gli innumerevoli scorci da cartolina, la visita a Delft vi lascerà un vivo ricordo.
Le origini di questa città risalgono al 1075, la sua floridezza economica era inizialmente legata alla tessitura degli arazzi, e alla produzione della birra. Nel 1246 la città divenne municipio e nel 1580 Guglielmo d'Orange la scelse come sua residenza. Il diciassettesimo secolo rappresentò l'epoca di massimo splendore soprattuto grazie all'industria della ceramica che si sviluppò sotto l'influsso delle porcellane cinesi importate dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali che qui aveva la sua base. Sono di quel periodo gli edifici più belli del centro storico. Purtroppo nel 1645 l'esplosione dell'arsenale nazionale distrusse buona parte della città medievale. Il centro fu ricostruito alla fine di quel secolo e da allora non è molto cambiato.
Tra le cose da vedere troviamo la basilica del 1400 denominata Nieuwe Kerk, con un campanile gotico alto 108 m, con in cima un carillon del 1663 ancora funzionante. Dalla sommità del campanile è possibile avere una magnifica vista sulla città. Il coro della chiesa possiede l'imponente mausoleo barocco di Guglielmo I il Taciturno tra il 1614 e il 1621 da Hendrik de Keyzer dove una serie di figure simboliche, giustizia, libertà, fede e valore rappresentano il defunto. Nella cripta sottostante il mausoleo sono sepolti 41 principi e principesse della casata degli Orange Nassau. Il bellissimo edificio comunale in stile rinascimentale (Stadhuis), fu progettato sempre dallo stesso Hendrik de Keyzer. Fu costruito attorno alla precedente torre gotica del tredicesimo secolo. Ospita una bella collezione di dipinti che vanno dal sedicesimo al diciottesimo secolo.
La chiesa vecchia (Oude Kerk) risale al 1250, ma è stata più volte rimaneggiata. E' apprezzata e visitata per il meraviglioso pulpito intagliato del 1548. Ospita numerosi monumenti funebri tra cui quelli dell'ammiraglio Piet Heijin, che nel 1588 sconfisse l'Invincibile Armata spagnola e la tomba dedicata a Antonie Van Leeuwenhoek, che inventò il microscopio.
Il Prinsenhof è un monumento nazionale, che da convento femminile fu trasformato nella residenza di Guglielmo d'Orange, uno dei padri della patria olandesi. Fu proprio in questo edificio che nel 1584, per ordine di Filippo II di Spagna, Guglielmo venne assassinato. Il segno della pallottola che colpì Guglielmo è ancora visibile sulla sala d'accesso alla ex sala da pranzo. È inutile dire che nel corso dei secoli molte persone hanno giurato di avere visto il fantasma di Guglielmo girovagare per il palazzo. Oggi il Prinsenhof è sede del museo civico di Delft che espone dipinti al quindicesimo al ventesimo secolo, fra cui una serie di ritratti di membri della famiglia Orange, oltre a antichi strumenti musicali e raccolte di ceramiche. Le visite vanno dal martedì al sabato dalle 10 alle 17, dalle13 alle 17 la domenica e festivi.
Se siete venuti a Delft in quanto appassionati di ceramica allora dovete senz'altro visitare il museo Lambert Van Meerten, che si trova poco distante dal Prinsenhof e che espone ceramiche dipinte a mano prodotte in città nel corso di vari secoli.
Infine molto interessante da visitare è anche il museo etnografico Nusantara, non distante dal precedente, che ospita maschere, sculture, gioielli e strumenti musicali portati dall'Indonesia ed altre zone dell'Asia dai mercanti della Compagnia delle Indie Orientali.