Amsterdam
Larga parte del centro storico di Amsterdam e dei suoi canali è frutto di un efficace sistema di pianificazione cittadina che fu studiato ed attuato nel XVII secolo, quando l’immigrazione era alle stelle ed il bisogno di alloggi procedeva di pari passo.
Il progetto originale comprendeva quattro canali principali a semicerchi concentrici le cui estremità sbucavano sulle piazze dove si trovavano le porte della città e che venivano anche usate come una sorta di parcheggi in quanto i veicoli non erano ammessi all’interno delle mura. Fu da questo progetto iniziale che si sviluppò la grachtengordel, la cosiddetta "cintura di canali" di Amsterdam: tre di questi canali erano destinati allo sviluppo residenziale mentre il quarto e più esterno aveva scopo difensivo e di gestione delle acque.
I tre canali residenziali sono rispettivamente chiamati Herengracht (Canale dei Gentiluomini), Kaizersgracht (Canale dell’Imperatore, così chiamato in onore di Massimiliano I, imperatore del Sacro Romano Impero) e Prinsengracht (Canale del Principe). Il progetto prevedeva anche un certo numero di canali secondari da sviluppare lungo i radii, una serie di canali paralleli tra loro nel quartiere dello Jordaan destinati al trasporto delle merci e la conversione di un precedente canale interno a scopo difensivo in canale residenziale (il Singel).
I lavori iniziarono nel 1613 e procedettero da ovest ad est (e non dal centro verso l’esterno come narra una nota leggenda urbana), secondo una modalità che fu definita come "un gigantesco tergicristallo" dallo storico Geert Mak. Dopo il completamento del settore nord-ovest si cominciò nel 1656 con il settore sud, ma poi la parte est non fu mai implementata e la terra disponibile fu principalmente usata per parchi, ospizi, teatri ed altre costruzioni di pubblica utilità. La cintura dei canali ospita circa 2.200 edifici, 1.550 dei quali sono considerati residenze di interesse storico e beni protetti. Subito dopo la loro costruzione, questi palazzi furono dimora di ricchi mercanti ed eminenti cittadini e questa situazione sembra essere ancora attuale a giudicare dall’esorbitante costo delle case in questa zona! Questi edifici contribuiscono notevolmente ad accentuare la bellezza della città e il loro stile architettonico, che fu definito come "l’architettura dei cittadini", aveva il preciso scopo di rimpiazzare lo stile gotico con i suoi slanci verticali ed i suoi forti accenti religiosi.
Oggi il centro storico di Amsterdam è uno dei centri storici cittadini meglio preservati al mondo ed è entrato a far parte della lista dei beni culturali protetti dal governo olandese, ed è altresì elegibile per aggiungersi alla lista dei beni del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Nella seconda metà del XIX secolo questo prezioso centro storico si trovò a fronteggiare una grave minaccia dovuta al vertiginoso sviluppo del traffico cittadino che necessitava sempre più spazio: per far fronte a queste nuove esigenze molti canali vennero riempiti, creando nuove arterie per fluidificare il traffico, le strade esistenti furono ampliate, i ponti abbassati e molti edifici demoliti. Il Rozengracht, il Warmoesgracht e il Rokin, un tempo canali ed ora comuni strade, sono alcune tra le ragguardevoli vittime di questo progetto.
Fortunatamente i cittadini di Amsterdam si opposero ad ulteriori piani di questo genere che erano già in fase di preparazione e nel suo insieme la città conservò da allora in poi l’aspetto che ha ancora adesso e soprattutto non si prevedono ulteriori piani di questo genere per accomodare le esigenze del traffico moderno. Grazie ad una recente ristrutturazione, il centro cittadino con i suoi canali è tornato ad essere una delle aree residenziali più raffinate dove vivere e la popolazione in questa zona è cresciuta da 60.000 a 80.000 abitanti negli ultimi venti anni.
Articolo di Silvia Baldi