La popolazione olandese
Popolazione olandese, caratteristiche, stereotipi
Parliamo adesso delle caratteristiche della popolazione olandese e degli stereotipi. La popolazione olandese ha in media la statura più alta del mondo, ma si trova ad essere concentrata su di un territorio molto ristretto: soltanto poco più dell’80% del paese è infatti abitabile, mentre il restante 20% è costituito da acqua. Ciò porta l’Olanda ad essere uno dei paesi piu’ densamente popolati del pianeta, con 16,5 milioni di abitanti in 41,500Km2 (e’ attualmente al 23simo posto su scala mondiale).
A causa di queste peculiari caratteristiche demografiche il governo ha sempre dovuto prestare adeguata attenzione alla distribuzione della popolazione con il risultato che un attento e severo controllo sull’uso della terra è in vigore fin dal 1946. Oltre a regolamentare la terra esistente se ne è andata pian piano aggiungendo di nuova: pensate che dal 1927 al 1968 un’intera provincia, Flevoland, è stata sottratta alle acque e ospita ora ben 365,000 persone.
Nonostante l’Olanda sia così densamente popolata, nessuna delle sue città supera il milione di abitanti. Le sue citta’ principali, Amsterdam, Rotterdam, l'Aia (Den Haag) ed Utrecht, sono brillantemente disposte attorno ad un vastissimo spazio agricolo chiamato il “cuore verde” (Het Groene Hart), combinando cosi’ densita’ di popolazione con alti livelli di produzione agricola.
Sebbene sia emerso da recenti studi che la popolazione olandese sta lentamente invecchiando, un rapido confronto con la situazione internazionale mostra che l’Olanda ospita comunque la popolazione più giovane d’Europa subito dopo l’Irlanda. Altro fattore che contribuisce ad arginare l’invecchiamento è l’elevato tasso di immigrazione che ha trasformato il paese in una società profondamente multiculturale. L’Olanda ha visto 4 flussi migratori principali provenienti rispettivamente dall’Indonesia negli anni ’40, dalla Turchia e dal Marocco negli anni ’60, dal Suriname e dalle Antille Olandesi negli anni ’70 e da coloro che fanno richiesta di asilo. L’apertura delle frontiere a seguito della costituzione dell’Unione Europea ha poi portato ad un forte incremento dell’immigrazione soprattutto dell’est Europa.
Questi forti flussi migratori hanno indotto il governo ad istituire misure più severe per cercare di frenare questo fenomeno: negli ultimi anni le procedure legali da svolgere per poter risiedere nel paese sono divenute piu’ lunghe e molto piu’ complesse e i requisiti richiesti (quali ad esempio tipo di contratto lavorativo, salario minimo e nazionalita’) piu’ difficili da soddisfare.
Nonostante la parola “Olanda” sia generalmente associata con tulipani, formaggio, zoccoli olandesi e mulini a vento questi simboli non riflettono tuttavia il modo in cui gli olandesi descrivono se stessi. Gli olandesi si vedono come un popolo tollerante e flessibile, con una mentalità molto aperta ed in grado di convivere con culture diverse, un popolo con un ottimo fiuto per gli affari, una grande abilità nell’apprendere lingue straniere e un profondo amore per la birra e per il gioco del calcio. Sono orgogliosi della loro eredità culturale e dei contributi dati dai loro famosi connazionali nel campo delle arti e della musica e del coinvolgimento del proprio paese nella scena della politica internazionale. Hanno anche una certa reputazione per essere molto onesti e diretti, talvolta fino a rasentare la scortesia, nonchè dogmatici e severi: non sono particolarmente formali o cerimoniosi, ma si aspettano che venga rispettata l’etichetta di base.
La società olandese è individualista e moderna e tende ad avere un’avversione verso il superfluo. Pone grande valore nell’educazione e nel duro lavoro, nonchè nell’abilità di accumulare denaro (non altrettanto però nell’abilità a spendere denaro, vista come un vizio da cui tenersi decisamente alla larga).
Nel resto del mondo gli olandesi tendono generalmente ad essere percepiti in due modi diversi e diametralmente opposti: a volte prevale l’immagine della famiglia con occhi azzurri e capelli rigirosamente biondi, agghindata in costume tradizionale su uno sfondo di tulipani e mulini a vento, altre invece la più recente e negativa immagine di un popolo non religioso che ha legalizzato droga, prostituzione ed eutanasia e la cui capitale, Amsterdam, e’ conosciuta come “la citta’ del peccato”.
Come tutti gli stereotipi tuttavia, nessuna di queste due immagini riflette davvero l’Olanda, ma soltanto ciò che colpisce di più la sensibilità delle diverse persone che visitano questo paese.
Articolo di Silvia Baldi